Balduina, Lavori infiniti: l’agonia di via Tito Livio

La strada resta chiusa per una voragine che si è aperta 2 mesi fa: interventi fermi

Disagi senza fine per i mille abitanti del quartiere: «Ci sentiamo in ostaggio»

Vivono la condizione degli “isolati” e si sentono in “ostaggio” perché da almeno due mesi una porzione di viale Tito Livio – cuore della Balduina – è interdetta al traffico. Reti arancioni e segnali impongono l’alt: non si passa, se non a piedi in una stretta lingua di asfalto, su un marciapiede che costeggia palazzi ed anche una scuola che ospita un asilo nido. Ma vallo a capire il perché. Nessun cartello infatti è stato affisso per spiegare ai residenti, e pure agli ignari passanti che provengono da altri quartieri, cosa sia accaduto e perché, di fatto, una porzione cospicua della strada è interdetta da oltre 60 giorni. Poi, di fronte all’ingresso della scuola, una signora spiega “il lungo calvario”, trovando anche l’occasione per sfogare l’indignazione “di un immobilismo imperante”.

Mesi fa una porzione della strada è crollata lasciando intravedere una cavità profonda. Non è stato ancora chiarito se alcuni lavori su un palazzo e altri sull’ex clinica San Giorgio abbiano contribuito al cedimento. Fatto sta che sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia locale di Roma Capitale e i tecnici Acea che hanno provveduto a rinsaldare le condutture che per il crollo erano state danneggiate.. Tutto finito, lavori ultimati, voragine ricoperta eppure la strada resta chiusa. E i disagi per circa mille persone che vivono in questo tratto diventano giorno dopo giorno insopportabili. A causa dell’interdizione, infatti, sono stati cancellati in un colpo solo anche i parcheggi dei residenti mentre chi deve raggiungere viale delle Medaglie d’Oro è costretto di fatto – essendo la strada a senso unico – a circumnavigare il quartiere.

«Vivere così è impossibile, siamo prigionieri a casa nostra – tuonava Anna storica residente – per non parlare di tutti i disagi che siamo costretti a vivere sia la sera per tornare a casa, sia per lasciare l’auto, scaricare la spesa o fare tutte quelle attività che rientrano nella quotidianità di ognuno e che però per noi sono diventate impossibili». Alcuni lamentano anche il pericolo per i bambini che escono dall’asilo in quanto l’unico marciapiede che si può percorrere è diventato, gioco forza, anche zona di passaggio per i motorini. «Dovrebbe vedere come sfrecciano alcuni – dice Gianni, sempre davanti all’asilo – che se scappa di mano un bambino c’è il rischio che finisca sotto le ruote». In Municipio XIV la questione della chiusura di viale Tito Livio è stata portata sul tavolo di una commissione Trasparenza indetta dal consigliere dem Julian Colabello ma in quell’occasione «né l’assessore ai Lavori pubblici né il presidente – spiega Colabello – si sono presentati». Venerdì è stata convocata un’altra commissione e l’auspicio, anche dei residenti, è quello che non vada deserta per la seconda volta. «Vogliamo avere risposte e chiarimenti – dicono molti altri cittadini – non possiamo continuare a vivere così».

Da Il Messaggero