di Luca Monaco
Sgombero CasaPound, spuntano gli altari di Priebke e Himmler, “riti con il pane e il vino”.
Ieri operazioni “bipartisan”: sequestrata anche l’ex Lavanderia. Ma mentre nel complesso di Santa Maria della Pietà, gli attivisti ammassavano aiuti per le famiglie in difficoltà, i “fascisti del terzo millennio”, omaggiano il boia delle Fosse Ardeatine
La politica degli “sgomberi bipartisan” colpisce ancora. L’esordio c’era stato il 27 novembre, con la duplice operazione al cinema Palazzo, a San Lorenzo e alla sede di Forza Nuova a San Giovanni. Ieri è toccato all’ex Lavanderia, nel complesso del Santa Maria della Pietà e all’occupazione dell’associazione culturale ” Fons Perennis” di Maccarese, vicina Casa Pound.
Con la differenza che se nel padiglione 31 del Santa Maria della Pietà durante il lockdown gli attivisti del centro sociale stipavano aiuti da distribuire alla cittadinanza di Roma Nord, nei locali dell’ex presidio della Asl Roma 3, in via Castel San Giorgio 225, a Maccarese, occupato dal 2008, i “bravi ragazzi” vicini alle tartarughe frecciate veneravano i boia del nazismo.
I poliziotti che hanno notificato il decreto di sequestro (all’interno della struttura al momento dello sgombero c’era solo un uomo), hanno trovato un altarino con le immagini di Erich Priebke e Heinrich Himmler, esposte su una mensola accanto a un bicchiere di vino e un pezzo di pane: tracce, forse, di una messa per omaggiare la memoria del boia delle Fosse Ardeatine.
Un’immagine raccapricciante. Accanto alla quale anche il mezzobusto di Mussolini (c’era anche quello) rischiava quasi di passare inosservato.
Sui locali usati all’occorrenza per le riunioni dei vertici nazionali delle organizzazioni neofasciste, sono stati apposti i sigilli.
Alle 7 del mattino la polizia ha circondato con diversi blindati il padiglione 31 del Santa Maria della Pietà, che sarà preso in carico al Comune e gestito dal municipio XIV, nel quale risiede anche Virginia Raggi. L’ex Lavanderia è un luogo caro alla sindaca, che lì partecipava a un gruppo di acquisto solidale ancora prima di sedere in Aula Giulio Cesare. Poi c’era tornata da consigliera comunale rilevando il valore dell’attività sociale svolta dai militanti. «Lo sgombero di oggi è una vergogna – tuona il consigliere municipale dem Julian Colabello – il Comune continua a avallare una strategia della forza che getta sale sulle ferite aperte della città».
In serata Raggi prova a rassicurare gli occupanti: ” Il padiglione 31 manterrà la sua vocazione socio- culturale continuerà a essere un luogo pubblico, aperto a tutti – dice – i locali saranno messi a disposizione del territorio con una programmazione aperta alle attività con le scuole e in connessione con le politiche culturali cittadine”. Intanto l’Anpi provinciale di Roma esprime “sconcerto e grande disappunto ” per il secondo “sgombero bipartisan ” in pochi mesi. ” I fascisti vanno sgomberati e le loro organizzazioni vanno sciolte come prescrive la Costituzione – ricordano – le occupazioni a fini sociali di spazi abbandonati non sono in nessun modo assimilabili con le prime “.