I Dem hanno chiuso la riunione, durata tre ore e mezza, senza polemiche interne o posizioni di minoranza: le primarie si faranno e “nessuno le ha messe in discussione”.
La posizione che il Pd di Roma porterà domani al tavolo allargato della coalizione di centrosinistra per le elezioni del 2021 è che “le primarie si faranno”. Senza se e senza ma. Carlo Calenda, il cui nome durante la riunione non è mai stato fatto, “è benvenuto all’interno di questo percorso, che per noi è imprescindibile”.
Questo il passaggio politico più importante della Direzione del Pd Roma di questa sera che la Dire è riuscita a ricostruire al termine dei lavori, raggiungendo telefonicamente alcuni dei partecipanti. I Dem hanno chiuso la riunione, durata tre ore e mezza, senza polemiche interne o posizioni di minoranza: le primarie si faranno e “nessuno le ha messe in discussione”, ha confermato il capogruppo in Campidoglio, Giulio Pelonzi.
Una posizione ribadita dal segretario romano Andrea Casu ed altri ancora nel corso del vertice che si è svolto alla presenza di Sabrina Alfonsi, Valerio Barletta, Maurizio Policastro, Maurizio Veloccia, Enzo Foschi, Daniele Torquati e Julian Colabello. “All’interno delle primarie ci sarà spazio per un confronto sulle idee e per trovare una linea comune”, è stato ribadito. Unità anche su altri due punti: il Pd “correrà con il suo simbolo alle elezioni del 2021”, hanno ribadito Casu e Pelonzi.
“Si tratta di un simbolo che è tornato vincente – ha chiarito il capogruppo – e lo si è visto in tutte le ultime tornare elettorali. Inoltre lo abbiamo schierato in tante battaglie insieme alle associazioni ai sindacati contro le politiche dell’amministrazione Raggi”.
Resta ferma anche l’opposizione al M5S capitolino. “Il cantiere apre domani con gli alleati e proseguirà oltre i partiti sulla base del lavoro gia’ svolto in opposizione a Raggi. Costruiremo insieme un programma per i prossimi 10 anni”.
Domani, dunque, al tavolo con gli alleati i Dem proporanno a tutti le primarie. “Il grande nome? Sì lo abbiamo cercato – ha ammesso uno dei partecipanti – ma se lo avessimo trovato sarebbe stato comunque il candidato ufficiale del Pd all’interno delle primarie”. Non è previsto che qualcuno corra fuori da questo percorso. Un messaggio chiaro per tutti.